settembre 23, 2015

Di timori e copertine di Linus

Che il mese di settembre non sia uno dei miei preferiti credo di averlo già detto. 
Vi avevo anche detto che sono contraria ai bambini con la vita superorganizzata, che fanno sport multipli eccetera eccetera? Bene, questo settembre mi ha smentito clamorosamente: ora (non chiedetemi come) siamo iscritti a calcio e nuoto e mi trovo una settimana con tremila incastri che, al solito, mi mettono al muro perché ogni novità mi costa Grande Fatica. 
Hai voglia a dirti: no a me il calcio fa schifo e tutto il contorno pure. Quando tuo figlio te lo chiede da due anni, e scrive su un vecchio diario: "oggi, 3 settembre, inizio il primo anno di calcio", forse forse è giusto farlo provare. Io che sport zero e se ne vedono i risultati, e non mi riferisco solo alla forma fisica, ho detto sì. Pazienza se durante la partitella degli allenamenti detesto i papà aggrappati alle reti che mi sembra scandaglino i piccoletti per dargli la pagella. E ancora non hai visto una partita vera, direte voi. Appunto. Però i bambini si divertono e finché sono a loro agio, loro, dovrei esserlo anch'io.
Laura, lasciali fare! è la risposta standard di mio marito a qualsiasi cosa - nuova - io debba affrontare per loro. 
Eh ma avremmo dovuto portarli lo scorso anno: i bambini della loro età sono già al loro secondo anno. Laura, lasciali divertire! 
Eh, ma lì le docce sono aperte e loro ancora si vergognano a farsi vedere nudi. Laura, lasciali fare! 
Eh ma forse gli ho piazzato troppi sport in settimana. Laura, lasciali sfogare!
Il Laura, lasciali qualcosa ha di fatto sostituito il massì Laura di qualche anno fa, in più lo declina con un sospiro che soppesa in maniera imbarazzante i miei timori (basta chiamarle ansie che è una parola abusata!). Che poi si tratta di routine, da ricreare. Le abitudini, si sa, sono copertine di Linus che nella giungla quotidiana hanno il loro perché.
E poi ho questa new entry di un invito di compleanno un po' diverso dal solito: i bambini sono invitati a vedere una mostra (adatta a loro chiaramente) in centro a Milano. I genitori (che chiaramente conosciamo) li ritirerebbero sotto casa nostra e ce li restituirebbero verso sera. Piccolo gruppo di invitati  che se ne va in macchina con i genitori del festeggiato, senza i propri genitori al seguito. Devo ancora dare risposta perché in famiglia abbiamo qualche riserva: voi a sette anni come la vedete? Ditemi la vostra, che ci tengo.

6 commenti:

Trasparelena ha detto...

se il genitore accompagnatore è della massima fiducia e i bambini sono pochi e il numero adulti bambini è adeguato io direi di si
(lo so che non ti ho detto niente di risolutivo e mi scuso, ma le variabili son tante)

al limite non potete offrirvi di accompagnarli pure voi?
magari fino al museo, poi state fuori e vi fate un giro o vi prendete un caffè....

MAMMA AL QUADRATO ha detto...

Eh infatti è questa esclusione a priori che mi ha lasciata un po' spiazzata. Le colleghe con i figli più grandicelli mi dicono che adesso si usa spesso così... Boh, io sarei almeno per accompagnarli...

Trasparelena ha detto...

non so dire se si usa così, la mia ha 9 anni ma non è mai capitato. Al massimo l'hanno invitata a cena, e noi l'abbiamo portata li e poi ritirata all'ora concordata.

MAMMA AL QUADRATO ha detto...

Mi rincuori perché confrontandomi con altre mamme mi sono quasi sentita stupida ad aver posto qualche riserva... :-)

franci ha detto...

mmm ti dico ...noi a sei e dico sei anni abbiamo ricevuto due inviti SENZA genitori ....pranzo/giropizza ecc... mi sembrano piccoli ...e in piu' ritengo che le feste servano anche a conoscersi tra genitori ... come faremmo altrimenti a conoscere i bimbi che i nostri bimbi frequentano ?

boh ...intanto loro vanno (queste due feste son di amichetti di lunga data) poi vedremo ...

MAMMA AL QUADRATO ha detto...

@Franci, concordo su tutto.