novembre 30, 2008

Sabato mattina coi gemelli


Ogni sabato e domenica mattina i genitori al quadrato provano a dormire fino a tardi come nella loro vita prima dei gemelli. Ormai è una missione. Fiduciosi, propongono ai pargoli una mattinata un po' diversa dai quella dei giorni feriali: biberon consumato nella loro camera e giochi seduti nel lettone. Lo scopo: indurre un pisolo di metà mattina anticipato.
Ma i gemelli non ci sentono proprio: hanno dormito tutta la notte, la colazione l’hanno fatta, adesso ci si alza. Punto e basta.
La mamma li porta in sala. Il papà nell’arco di un nanosecondo - come da manuale - si riaddormenta. Il barile l'ha scaricato.
Tra vocalizzi, grida euforiche, piagnucolamenti e musichette varie i due giocano nel box per un’ora e mezza. Dopo aver dato la sveglia ad almeno uno dei vicini confinanti, i piccini se ne tornano a letto soddisfatti.
Una volta su tre me ne torno a letto anch’io. Due volte su tre decido di dare prima una rassettata e quando mi infilo sotto il piumone il pisolino di uno dei due, magicamente...è terminato.

novembre 28, 2008

Lo sapevate già?

29 novembre 2007: un anno fa, domani.
12 settimane+5 di gravidanza (= la fine del terzo mese)
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Vado in ospedale a fare la translucenza nucale. Sono serena e anche un po’ curiosa perché “i bravi ecografisti riescono già a dirti il sesso”. Mio marito, in via del tutto eccezionale, mi accompagna.
Entriamo. Confermo al medico che la mia gravidanza è normale e sta procedendo in tranquillità. Tutto fisiologico. Niente da aggiungere.
Mi sdraio.

“Caspita! Beh, lo sapevate già…?”
Cosa?”
Che sono due.”

E lì comincio a ridere e a piangere. Difficile fare un’ecografia così. Appena smetto, si riprende.
Va detto che il nonno materno di mio marito era un gemello e secondo voci di popolo i gemelli saltano una generazione (la scienza smentisce). Abbiamo sempre scherzato sulla possibilità di averne e in quel momento lì ti sembra di essere in un film, come se una cosa che ti hanno sempre raccontato, succede davvero.
Usciamo dall’ospedale in stato leggermente confusionale e chiamiamo nell’ordine:
1) i MIEI (risponde mia mamma)
mamma sei pronta? sono due!
Risposta: ma mi avevi detto che era uno!
2) i SUOI (risponde suo papà)
papà, sono due gemelli!
Risposta:
ma smettila…
No, davvero

Ma dai, passami Laura!
3) l’AMICA P. che un anno prima di me ha avuto due gemelli maschi e qualche volta penso a questa straordinaria coincidenza.
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Una giornata indimenticabile.

novembre 27, 2008

Manovra aspiratutto


Abbiamo due nasini colanti. Notte movimentata quella di ieri, causa raffreddore. Risvegli bruschi e frequenti: neanche quando mangiavano ogni tre ore, non sincronizzati, tenevamo questo ritmo.

Mattia, il più intasato dei due, ha accennato un vago lamentio ma con un goccio d’acqua ha ripreso il suo sonno fino a stamattina. Christian (manco a dirlo) seppur meno raffreddato, ha dato il meglio di sé: un medley di crisi isteriche, sorrisi a mo’ di presa in giro e grida acute che nel pieno della notte fanno un certo effetto.

La mamma pazienta.
Il papà è provato: mammamia che nottataccia!
[Già, che nottataccia, anche perché il pargolo incontentabile non era avvinghiato a te].

In questi casi optiamo per salvare il sonno salvabile (nostro e del gemello dormiente) e infiliamo il gemello piangente nel lettone, dove il consorte guadagna il suo solito spazio mentre io mi rannicchio nei trenta centimetri di materasso rimanenti. Le dimensioni del bambino sono ancora ridotte ma tocca pensare alla sua incolumità e mantenere la distanza di sicurezza dal consorte (causa movimenti bruschi).

Poi c'è la questione aspiratore nasale, che io chiamo "manovra aspiratutto". Nella foga di liberare i due nasini, raggiungo la potenza di un bidone da 2000 watt, sfiorando ogni volta il collasso polmonare. E poi, sarà senz'altro suggestione ma con tutto questo aspirar bacilli stamattina mi sentivo il mal di gola.

novembre 24, 2008

Cheeeeese!

A proposito della nuova foto del mio profilo e di chi l’ha commentata, devo spiegare una cosa.
Sono sempre stata abbastanza fotogenica ma circa sei mesi fa (cioè dalla nascita dei bambini e dalla voglia di fare qualche fotografia con loro) il simpatico consorte mi ha fatto notare che se guardo l’obiettivo (cosa che mi sembra normale se ti scattano una foto) ZAC! mi si incrociano gli occhi.
Al che gli ho detto:
ma cosa dici? non mi è mai successo!
Risposta: no, no Laura, l’hai sempre fatto!
E lì ti domandi quante cose tuo marito sa da sempre e si guarda bene dal comunicarti: va be’.
Ho provato a farmi fotografare senza lenti e senza occhiali, che lì puoi anche guardare l’obiettivo ma se fisicamente non lo vedi, dovrebbe filare tutto liscio. Invece, come al solito, ZAC! Succede lo stesso.
Accade poi che da quando lo sai, appena ti metti in posa pensi: ah, gli occhi, aspetta che ci sto attenta, dove è meglio che guardi? E poi, come al solito, ZAC! Un po’ come quando ti dicono di star ferma e a te viene subito da muoverti…
Allora ieri per scattare questa foto mi sono detta: facciamo che io guardo altrove così risolviamo. Poi si è girato anche il bambino e spostandosi siamo finiti fuori campo. Decisamente maldestri ma il risultato, dopo un bel ritaglio, ci è piaciuto.

Esistono le istantanee. Per fortuna.

novembre 23, 2008

DE DE DE


Nell'ultima settimana Mattia ha iniziato a dire de-de-de.

Io, presa dell'entusiasmo, gli ho detto de-de-de almeno trenta volte al giorno per indurlo a ripetere.
Una volta su cinque mi accontentava e io mi divertivo come una matta.
Se poi nel dirlo sorrideva anche, impazzivo. Letteralmente.
Da ieri non lo dice più. L'avrò sfinito. Letteralmente.
Non oso pensare quando dirà ma-ma-ma...

novembre 22, 2008

novembre 21, 2008

Filastrocche di carta

La filastrocca originale credo dica:
Uno, due, tre,
la Peppina fa il caffè,
fa il caffè con la cioccolata,
la Peppina è tutta matta.
Il nonno creativo ha realizzato otto cartoncini colorati per raccontargliela a mo' di fiaba e nella sua versione ha messo l'insalata al posto della cioccolata (!). Superfluo dire che i bambini rimangono ipnotizzati dal colore e si divertono come matti.
Un'altra filastrocca di carta che li diverte molto è "Apelle figlio di Apollo...". Oggi testiamo la new entry "Crapa pelata fa i tortelli..."
Questo per rivalutarci un po' dopo la questione del dvd incantatore...
Inserisco solo cinque immagini perchè caricare più foto in un post è davvero complicato (anzi se qualcuno sapesse illuminarmi...).








novembre 17, 2008

Impara l'arte...



Sabato mattina. Ti svegli con il mal di testa. Decidi di mangiare qualcosa che prendere i medicinali a stomaco vuoto non fa mica bene. Mangi una banana ma non ti ricordi se fredda di frigo oppure no. Torni a letto. La banana ti si pianta sullo stomaco. A quel punto non hai più solo il mal di testa. Si svegliano i bambini e ti rialzi anche tu. Ti lavi la faccia tre volte, per riprenderti un po'. Niente.

Verso mezzogiorno cedi. Molli a metà la pappa di Christian, dici al papà-al-quadrato che non stai proprio bene e vai a letto: FAI TU! (nel senso di PRENDI TU IL TIMONE DELLA BARCA, nel senso di ARRANGIATI TU!).

Ti infili sotto le coperte.
In un attimo senti arrivare dalla sala il "mugugnio del dopo pappa", che vuol dire mangiare-abbiamo-mangiato-adesso-schiacceremmo-un-pisolino-ma-non-subito-tra-un-quarto-d'ora-nel-frattempo-dateci-retta-un-po'.
E già ti immagini il papà-al-quadrato che si spazientisce. Perché per lui i bambini dovrebbero solo mangiare, dormire e basta. Neanche fare quell'altra cosa lì, ché è da un po' che i pannolini non li cambia più.
In meno di dieci minuti sei in quella fase che preannuncia il sonno, senti un SILENZIO irreale e pensi che dai, alla fine in caso di bisogno è capace anche lui: va come sono bravi.
Mentre sei in quella fase in cui voci e rumori rimbombano da lontano e capisci che stai per addormentarti, senti questa MUSICA qua.
E tutto ti è chiaro.
Vedi a svelare i trucchi del mestiere...
C'è chi li usa. E chi ne abusa.

novembre 13, 2008

Buone forchette (segue da ieri)


Avevo un GATTO (trovatello di San Siro) che da cucciolo si immergeva fino al naso nella ciotola. Aveva chiaramente patito la fame ma anche da adulto mangiava a dismisura, complice il consorte che diceva: lascialo fare, si vive una volta sola... (regola che applica anche per sé).

Ho un MARITO che - nonostante i due cicciobelli viventi in cucina - al suo rientro ha un'unica missione: mangiare. Tutto quello che ostacola in termini di tempo questo suo primario obiettivo deve essere sbrigato il più velocemente possibile. E non mi dilungo oltre.

Sul mio rapporto con il cibo non mi soffermo: tre righe non basterebbero.

Ho due BAMBINI che come i tre gemelli di Aldo, Giovanni e Giacomo si sono chiaramente "ciulati il cibo" a vicenda nella pancia di mammà. Fin dalla nascita hanno bevuto "litrate" di latte e urlato per la fame, puntuali come orologini svizzeri. Oggi si agitano alla visione di un cucchiaino e si spazzolano pappe e merenda che (a orari consoni) gli propongo, ORMAI SENZA RICHIESTA alcuna da parte loro.

Insomma, l'impronta c'è. E allora mi domando: sarà vero che in fatto di cibo i bambini sanno regolarsi da soli? No, perchè ogni tanto i miei mi ricordano i pesci rossi...

novembre 12, 2008

Grasso è bello!

Visita di controllo dalla pediatra.
DETTO CHE:
- quando esci con i pupi infagottati, la pioggia (come da copione) si infittisce;
- e quando entri nel suo studio (anche se hai un po' di paturnie) devi mostrarti la mamma più rilassata del mondo perché lei ha messo al bando le madri nervose;
DETTO CHE:
- quando fa le manovre al pisellino dei tuoi figli, ti sudano le mani e vorresti che non ti dicesse “guardi qui, era così anche l’altra volta?”
DETTO CHE:
- "fa niente se non vogliono più il latte", anche se leggi ovunque che i bambini a quell’età devono berne almeno 500 ml al giorno [e i tuoi ne prendono a malapena 200];
- e che nelle dosi delle pappe “deve regolarsi lei”, ma tu continui a pensare che una tabella di marcia faccia più al caso tuo;

I GIACOMINI PESANO 9chili e 200grammi.
"Un po’ troppo" - dice lei - "ma non metto a dieta i bambini di sei mesi..." [Meno male - penso io].

Telefonata del consorte che chiede come è andata. Riporto tutto parolaperparola [perché sono una dal dettaglio facile, anche se l’ho già detto]. Lui, che invece è lasintesifattapersona, chiude dicendo: “vabbe’ insomma, non sono sciupati…”.

La sera quando rientra, rivolgendosi ai bambini:
“E allora? Cosa vi ha detto la veterinaria… …ehm, no, la pediatra…”
[E meno male che si è corretto da solo...]
Eh? Vi ha detto che siete grassi!
[Ehm, a proposito di animali: il bue che dà del cornuto all’asino!]
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novembre 11, 2008

Scacciapensieri

PUBBLICA CONFESSIONE:
C’è un video - girato dall’amico F. - che li ipnotizza.

Letteralmente.
L'ha girato il giorno del Battesimo.
Lo guardano, agitano gambe e braccia, sorridono e si calmano.
Sarà che si riconoscono. O forse no.
Quando la caciara è davvero troppa, do inizio alla proiezione e magicamente regna il silenzio.
Non lo faccio spesso. Solo qualche volta.

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...eccone un pezzettino.

novembre 06, 2008

Finita un'era, ne inizia un'altra...


E qui si chiude ufficialmente l'Era delle Sdraiette, che ricorderò come utilissime per gestire due bambini insieme ma deleterie per schiena e ginocchia (le mie). Le ricorderanno meno volentieri "quelli sotto di noi" perchè quando eri sola, se davi il biberon a uno, e l'altro (che era tranquillo) cominciava a lamentarsi non è che riuscivi a sollevarlo con la forza del pensiero ma con la gamba era un attimo trascinare accanto a te sdraietta+pupo dentro (!...dalla foto è evidente che non ho il parquet).

Anche l'Era del "StaiQuiCheLaMammaArrivaSubito" si è definitivamente chiusa perchè di andare altrove adesso come adesso sarebbero proprio capaci. Lo realizzi quando a giorni alterni ne trovi uno a testa in giù nel suo lettino o quando le acrobazie di cui sopra le fa mentre lo cambi.

Sempre a proposito di "quelli di sotto", dichiaro ufficialmente aperta l'Era del PorcaMiseriaIlGiochinoMièCadutoPerTerra: per il momento cadono solo saltuariamente e per sbaglio. Sì, ecco, per il momento.

novembre 04, 2008

Un anno in due

Domani i mesi sono sei. Di vita per loro e di nuova vita per me.
Sono cresciuti. Sono dei giganti in miniatura.
Mi regalano sorrisi meravigliosi e mi guardano come fossi una dea in terra.
Sul seggiolone Mattia sta a gambe all’aria, un po’ svaccato, come il papà. Christian con le braccia distese lateralmente, mi ricorda Al Pacino in Scarface (nella vasca da bagno rotonda).
Da lì in alto osservano, “parlano”, gridano, mangiano e giocano. Hanno la fissa del cucchiaino. Per mangiarsi uno yogurt in santa pace tocca nascondersi.
Cominciano a stare seduti e quando bevono l’acqua dal bicchierino si divertono come pazzi.

Io? SEMPRE PIU’ CHIOCCIA. E questo un po’ mi preoccupa. Ma poi mi dico che è giusto così, in fondo sono ancora così piccini…
L’amica N. mi ha detto: “E’ normale che sia così Laura, insomma... SONO NOSTRI…

Già, ma quando passa?